Installazione e riparazione impianti idraulici termosanitari, gas condizionamento civile e industriale con trattamento delle acque.

Riscaldamento: quando accenderlo

Si avvicina il momento dell’accensione dei termosifoni, ma quest’anno qualcosa è cambiato. Il rischio di mancato approvvigionamento e i costi esorbitanti della materia prima, hanno portato un MITE ad elaborare il nuovo decreto in cui sono cambiati date, temperature e orari di uso del riscaldamento. Come? Ve lo andiamo a illustrare nelle prossime righe:

  • Il Piano Nazionale
  • Le novità del decreto
  • Riscaldamenti: le informazioni per ogni zona
  • Le previsioni dei benefici del decreto

 

Il Piano Nazionale

Il rischio di carenza di approvvigionamento del gas naturale ha spinto l’ex Governo Draghi a varare un Piano di Contenimento. Questo avrà ripercussioni su ambienti residenziali e lavorativi che, diminuendo i consumi, possono avere un aiuto sul fronte del caro bollette.

Il 6 ottobre 2022 è stato dunque firmato dal MITE, Ministero della Transizione Ecologica, il decreto che indica le date di accensione e di spegnimento dei riscaldamenti, gli orari e le temperature. Vediamo quali sono stati i cambiamenti rispetto agli scorsi anni.

 

Le novità del decreto

È il DPR n. 74/2013 a regolamentare gli orari e periodo di accensione dei riscaldamenti, in modo da definire quali sono limiti in cui le abitazioni e gli ambienti lavorativi devono sottostare in materia di regolazione gli impianti. Quest’anno vediamo molteplici novità: la data di avvio è stata rimandata di 8 giorni rispetto all’anno precedente, mentre quella di chiusura è stata anticipata di una settimana; inoltre, nell’arco della giornata, il tempo di accensione del riscaldamento deve essere ridotto di un’ora.

Un’ulteriore novità del Decreto del Presidente della Repubblica consiste nella variazione delle temperature per quanto concerne ambienti residenziali, lavorativi e fabbriche:

  • 17°Cper gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili (con 2° di tolleranza);
  • 19°Cper tutti gli altri edifici, comprese le abitazioni (con 2° di tolleranza).

 

Riscaldamenti: le informazioni per ogni zona

Dal punto di vista climatico l’Italia è suddivisa in sei zone, le quali si distinguono tra loro per le temperature medie registarte. Sulla base dei dati raccolto nell’articolo 4 vengono stabilite le zone, i tempi e gli orari nelle quali accendere i termosifoni:

  • Zona A (Comuni di Lampedusa e Linosa; Porto Empedocle): ore 6 giornaliere dal 1° dicembre al 15 marzo;
  • Zona B (Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa; Trapani): ore 8 giornaliere dal 1° dicembre al 31 marzo;
  • Zona C (province di Imperia; Latina; Bari; Benevento; Brindisi; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari; Taranto): ore 10 giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo;
  • Zona D (Genova; La Spezia; Savona; Forlì; Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo; Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia): ore 12 giornaliere dal 1° novembre al 15 aprile;
  • Zona E (province di Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli; Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza; Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti; Campobasso; Enna; L’Aquila e Potenza): ore 14 giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile;
  • Zona F(province di Cuneo, Belluno e Trento, tutto l'arco alpino montano e più nord, qualche località anche lungo gli Appennini): nessuna limitazione.

 

Le previsioni dei benefici del decreto

L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ENEA, prevede che con i cambiamenti messi in atto quest’anno porterebbero ad un risparmio pari complessivamente a 3 miliardi di metri cubi di gas.

Un dato che si affianca al risparmio conseguibile con le misure comportamentali che verranno consigliate ai cittadini, dalla riduzione della temperatura e della durata delle docce, fino all’uso delle pompe di calore anche per il riscaldamento invernale.

 

 

 

 

Altri articoli di interesse

Contatti

Idro-Service

Via Reginaldo Giuliani, 158/B - 50141 Firenze
C.F. e P. IVA IT06547820487 - REA FI-637111
Capitale sociale: 25.000,00 euro